Carattere comune di tutti i cinque Novissimi è stato quello di forzare oltre ogni limite le regole del «poetichese». (..) preferiva procedere salmodiando i suoi versi nella libera dimensione del suono, come avviene da sempre nel teatro, sicuro della necessità di dover saltar fuori dalla Galassia Gutenberg.[Renato Barilli]
Nessun commento:
Posta un commento