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sabato 26 maggio 2012

Andrea Cortellessa Vs Elio Pagliarani

L’amicizia e l’insegnamento sono stati due punti di forza di Elio. E si assomigliano: in entrambi i casi è in gioco la trasmissione di un esempio, la condivisione di qualcosa che si considera importante. Elio è stato un grande amico, per quelli della sua generazione, e l’amicizia ha saputo celebrare come pochi (nelle dediche dei suoi versi, nelle umorose pagine del Pro-memoria a Liarosa sulle mitiche trattorie di Milano e Roma, Poldo e Cesaretto); ed è stato un grande pedagogo, per quelli più giovani di lui. Il suo è stato un insegnamento intransigente e generosissimo. Dal 1977 al 1988 i suoi Laboratori di Poesia sono stati fra le non molte cose vive della città dove aveva scelto di vivere: di lì sono transitati tutti gli autori maggiori delle generazioni seguenti  – ciascuno dei quali se n’è poi andato per una strada diversa, tutti mantenendo viva però quella lezione. Una lezione che s’è poi riverberata sui più giovani ancora, più o meno a distanza. E che per gli scrittori di oggi, in versi e in prosa, resta una delle poche spendibili. Per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, resta l’eco d’una voce che non era solo un prodigioso, terribile strumento musicale. Ma soprattutto la sferza di un carattere che «non concede smarrimenti» ( Andrea Cortellessa da alfabeta2).
 Elio Pagliarani in studio per LdiP videodisco di poesia
a cura di Videor [Roma 17 dicembre 1989 La Ca.B.]

domenica 20 maggio 2012

La passeggiata



– Andiamo?
– Andiamo pure.


All’arte del ricamo,
fabbrica di passamanterie,
ordinazioni, forniture.
Sorelle Purtarè
Alla città di Parigi.
Modes, nouveauté.
Benedetto Paradiso
successore di Michele Salvato,
gabinetto fondato nell’anno 1843.
Avviso importante alle signore!
La beltà del viso,
seno d’avorio,
pelle di velluto.
Grandi tumulti a Montecitorio.
Il presidente pronunciò fiere parole,
tumulto a sinistra, tumulto a destra.
Il gran Sultano di Turchia aspetta.
La pasticca del Re Sole.
Si getta dalla finestra per amore.
Insuperabile sapone alla violetta.
Orologeria di precisione.
93
Lotteria del milione.
Antica trattoria « La pace »,
con giardino,
fiaschetteria,
mescita di vino.
Loffredo e Rondinella
primaria casa di stoffe,
panni, lana e flanella.
Oggetti d’arte,
quadri, antichità,
26
26A.
Corso Napoleone Bonaparte.
Cartoleria del progresso.
Si cercano abili lavoranti sarte.
Anemia!
Fallimento!
Grande liquidazione!
Ribassi del 90%
libero ingresso.
Hotel Risorgimento
e d’Ungheria.
Lastrucci e Garfagnoni,
impianti moderni di riscaldamento:
caloriferi, termosifoni.
Via Fratelli Bandiera
già via del Crocifisso.
Saldo
fine stagione,
prezzo fisso.
Occasione! Occasione!
Diodato Postiglione
scatole per tutti gli usi di cartone.
Inaudita crudeltà!
Cioccolato Talmone.
Il più ricercato biscotto.
Duretto e Tenerini
via della Carità.
2. 17. 40. 25. 88.
Cinematografo Splendor,
il ventre di Berlino,
viaggio nel Giappone,
l’onomastico di Stefanino.
Attrazione! Attrazione!
Cerotto Manganello,
infallibile contro i reumatismi,
l’ultima scoperta della scienza!
L’addolorata al Fiumicello,
associazione di beneficenza.
Luigi Cacace
deposito di lampadine.
Legna, carbone e brace,
segatura,
grandi e piccole fascine,
fascinotti,
forme, pine.
Professor Nicola Frescura:
state all’erta giovinotti!
Camicie su misura.
Fratelli Buffi,
lubrificanti per macchine e stantuffi.
Il mondo in miniatura.
Lavanderia,
Fumista,
Tipografia,
Parrucchiere,
Fioraio,
Libreria,
Modista.
Elettricità e cancelleria.
L’amor patrio
antico caffè.
Affitasi quartiere,
rivolgersi al portiere
dalle 2 alle 3.
Adamo Sensi
studio d’avvocato,
dottoressa in medicina
primo piano.
Antico forno,
Rosticcere e friggitore.
Utensili per cucina,
Ferrarecce.
Mesticatore.
Teatro Comunale
Manon di Massenet,
gran serata in onore
di Michelina Proches.
Politeama Manzoni
il teatro dei cani,
ultima matinée.
Si fanno riparazioni in caloches.
Cordonnier
Deposito di legnami.
Teatro Goldoni
i figli di nessuno,
serata popolare.
Tutti dai fratelli Bocconi!
Non ve la lasciate scappare!
29
31
Bar la stella polare.
Assunta Chiodaroli
levatrice,
Parisina Sudori
rammendatrice.
L’arte di non far figlioli.
Gabriele Pagnotta
strumenti musicali.
Narciso Gonfalone
tessuti di seta e di cotone.
Ulderigo Bizzarro
fabbricante di confetti per nozze.
Giacinto Pupi,
tinozze e semicupi.
Pasquale Bottega fu Pietro
calzature...


– Torniamo indietro?
– Torniamo pure.



Aldo Palazzeschi (1885-1974)

venerdì 18 maggio 2012

Carla Chiarelli è "La ragazza Carla"

 
16/05/2012
La ragazza Carla di Elio Pagliarani al Museo del 900 di Milano per il suo compleanno
Fonte: Garzanti Libri


Il 25 maggio 1927 nasceva a Viserba Elio Pagliarani, scomparso a Roma pochi mesi fa.
Per festeggiare il compleanno del poeta, Milano gli rende un omaggio, con un incontro centrato sui suoi anni milanesi e sul suo capolavoro La ragazza Carla, che racconta l'iniziazione al mondo del lavoro e la fatica del crescere di una ragazzina nella Milano del boom.
L'appuntamento è per le ore 18, alla Sala Fontana del Museo del 900: Elio Pagliarani a Milano vedrà gli interventi di Luigi Ballerini, Michelangelo Coviello, Tommaso Keminy, Giancarlo Majorino e Maria Concetta Petrollo Pagliarani.
A seguire La ragazza Carla con Carla Chiarelli.



”Carla Dondi fu Ambrogio di anni diciassette primo impiego stenodattilo all'ombra del Duomo”…
”Perché non mangi? Adesso che lavori ne hai bisogno
adesso che lavori ne hai diritto
molto di più”…
Il poema si replicherà giovedì 28 giugno e giovedì 26 luglio. 

martedì 8 maggio 2012

Radio tre - Fahrenheit ELIO PAGLIARANI


Radio tre - Fahrenheit

www.radio.rai.it/RADIO3/FAHRENHEIT/mostra_evento.cfm?Q...
9 mar 2012 – La poesia di Elio Pagliarani. ascolta Ascolta la puntata. immagine evento. Ricordo che iniziai a scrivere, a mano, durante un compito in classe ...

09/03/2012
La poesia di Elio Pagliarani 
ascoltaAscolta la puntata
immagine evento
Ricordo che iniziai a scrivere, a mano, durante un compito in classe di italiano che avevo assegnato alla scolaresca, di terza media, mi pare. E l'inizio del poemetto è rimasto proprio quell'inizio: "Di là dal ponte della ferrovia una trasversa di viale Ripamonti / c'è la casa di Carla..."; e mi ricordo anche che un'allieva impicciona, con la scusa di chiedermi qualcosa sul suo tema, venne a sbirciare cosa stavo scrivendo: per lei non era né una lettera d'amore, né una poesia - come forse sospettava. E deve essere rimasta delusa, suppongo.
Il ricordo di Elio Pagliarani con l'ascolto di alcune delle sue poesie: Diario Milanese e I Goliardi da: "Cronache ed altre poesie", Schwarz 1954, e La ragazza Carla, Menabò n. 2, 1960, e con Walter Pedullà, professore emerito della Sapienza di Roma, saggista storico e critico letterario e con Andrea Cortellessa, ricercatore in Letterature comparate all'Università Roma Tre.

martedì 1 maggio 2012

il senso degli incubi è qualcuno che li ammiri

Le poesie di Adriano Spatola e Elio Pagliarani in studio con Videor (1989)
il senso degli incubi

Biblioteca Digitale - trascrizione parziale KBD-Periodici: l'Unità ...

www.kosmosdoc.org/default.asp?IdRtxt=2352544008
divenuto prevedibile?« Il senso degli incubi -scriveva [...] Adriano Spatola (al quale il festival [...] ha reso omaggio dopo [...] -è che qualcuno li ammiri». Cosi si ...

la casa di Carla


Siamo in troppi a farmi schifo.
di Aldo Nove
”Non so se avete capito:
Siamo in troppi a farmi schifo”
(da “Epigrammi”, Elio Pagliarani)


Egli Pagliarani prende la sintassi per le corna e le insegna a dire molto di più di quello che normalmente… Ed è (anche) per questo poeta.

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Alla c.a. Professor Elio PAGLIARANI c/o Sua Sede Attuale

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Ma a tornare in mente, nel turbinio dei ricordi, è il famoso inizio di Pagliarani: “Di là dal ponte della ferrovia / una traversa di viale Ripamonti / c’è la casa di Carla, e di sua madre, e di Angelo e Nerina. // Il ponte sta lì buono e sotto passano / treni carri vagoni frenatori e mandrie dei macelli / e sopra passa il tram, la filovia di fianco, la gente che cammina / i camion della frutta di Romagna”. Così si avvia il poemetto dedicato alla Ragazza Carla.
Pagliarani ha vissuto con pienezza il sentimento della contemporaneità: stare accanto a coloro con cui è capitato di vivere, come dice un altro noto passaggio della Ragazza, del “cielo contemporaneo” sotto cui si agitano, senza quietarsi, i miti grandi e piccoli del secolo andato, presi come da giornali strappati alla bufera; e poi: “È nostro questo cielo d’acciaio che non finge / Eden e non concede smarrimenti / è nostro ed è morale il cielo / che non promette scampo dalla terra, / proprio perché sulla terra non c’è / scampo da noi nella vita”.




C’è un punto, nella Ragazza, in cui, avendo bevuto un Campari, a Carla gira la testa; e sale in tram: “Fortuna che i tram / fortuna che nei tram di mezzogiorno / la gente ti preme ti urta ti tocca / magari ti blocca col gomito / ma non ti lascia cadere”. Uno dei più bei passaggi poetici dedicato all’Italia impiegatizia e operaia, all’Italia laboriosa, mezza rurale e mezza industriale, e ai suoi miti presto infranti.

[LA PAROLA ATTIVA 2 - I travestimenti de La ragazza Carla di L. Paci, analisi che intreccia il discorso sulla poesia civile con la neoavanguardia italiana degli anni Sessanta. Elio Pagliarani è una delle figure che infatti ha cercato di lavorare sui due contesti FAREPOESIA - Rivista/Fanzine di poesia e arte sociale N. 4 Febbraio 2011].