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martedì 1 maggio 2012

la casa di Carla


Siamo in troppi a farmi schifo.
di Aldo Nove
”Non so se avete capito:
Siamo in troppi a farmi schifo”
(da “Epigrammi”, Elio Pagliarani)


Egli Pagliarani prende la sintassi per le corna e le insegna a dire molto di più di quello che normalmente… Ed è (anche) per questo poeta.

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Alla c.a. Professor Elio PAGLIARANI c/o Sua Sede Attuale

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Ma a tornare in mente, nel turbinio dei ricordi, è il famoso inizio di Pagliarani: “Di là dal ponte della ferrovia / una traversa di viale Ripamonti / c’è la casa di Carla, e di sua madre, e di Angelo e Nerina. // Il ponte sta lì buono e sotto passano / treni carri vagoni frenatori e mandrie dei macelli / e sopra passa il tram, la filovia di fianco, la gente che cammina / i camion della frutta di Romagna”. Così si avvia il poemetto dedicato alla Ragazza Carla.
Pagliarani ha vissuto con pienezza il sentimento della contemporaneità: stare accanto a coloro con cui è capitato di vivere, come dice un altro noto passaggio della Ragazza, del “cielo contemporaneo” sotto cui si agitano, senza quietarsi, i miti grandi e piccoli del secolo andato, presi come da giornali strappati alla bufera; e poi: “È nostro questo cielo d’acciaio che non finge / Eden e non concede smarrimenti / è nostro ed è morale il cielo / che non promette scampo dalla terra, / proprio perché sulla terra non c’è / scampo da noi nella vita”.




C’è un punto, nella Ragazza, in cui, avendo bevuto un Campari, a Carla gira la testa; e sale in tram: “Fortuna che i tram / fortuna che nei tram di mezzogiorno / la gente ti preme ti urta ti tocca / magari ti blocca col gomito / ma non ti lascia cadere”. Uno dei più bei passaggi poetici dedicato all’Italia impiegatizia e operaia, all’Italia laboriosa, mezza rurale e mezza industriale, e ai suoi miti presto infranti.

[LA PAROLA ATTIVA 2 - I travestimenti de La ragazza Carla di L. Paci, analisi che intreccia il discorso sulla poesia civile con la neoavanguardia italiana degli anni Sessanta. Elio Pagliarani è una delle figure che infatti ha cercato di lavorare sui due contesti FAREPOESIA - Rivista/Fanzine di poesia e arte sociale N. 4 Febbraio 2011].

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