Un pazzo che gioca allo sfascio? No, un moralista che non si rifiuta al buffonesco: un momento fa scialo del proprio nervosismo o tedio, un altro veste panni di scimmia-ventriloquo, un attimo ancora e forse starà scolpendo qualche indovinello nella pietra («facciamo le corna ma il giusto / muore nel suo letto / anche Cristo l’ha detto»). Sono tanti giuochi di cacofonie preparate (vedi sub voce: ‘pianoforte preparato’); se non fossero enigmi talora anche sibillini o indecifrabili, sarebbe roba meschina da giullari (marionette del vaudeville padronale). Serve anzi fa benissimo, alla poesia, un acceleratore di gravità: separa il nucleo dall’elettrone, scioglie Perelà (o il deficiente Ubu) dalla gabbia.
domenica 26 agosto 2012
[per elio] fa benissimo alla poesia
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